Il Progetto J.Y.O.N.A.

Come Nasce questo progetto, quali sono i suoi scopi e le sue peculiarità facciamo un pò di chiarezza:

Il progetto J.Y.O.N.A. nasce da un amore per la tradizione e per la riscoperta di strumenti e conoscenze di cui l'umanità tutta può avvalersi, indipendentemente dal proprio credo, etnia, sesso, razza ecc... ognuno può accedervi per poter ritrovare quel benessere e quella stabilità psicofisica che è alla portata di ogni singolo essere umano se lo vuole.

Il professor Krishnamacharya diceva sempre che si doveva ringraziare Dio per la sofferenza, perché nel dolore vedeva una spinta verso la crescita. Inoltre, Patañjali sottolinea che nella nostra esperienza tutto è mutevole; nulla, inclusa la sofferenza, è stabile. Quindi, se lo vogliamo, e se ne siamo consapevoli, possiamo cambiare in modo positivo. Per fare questo però abbiamo bisogno che qualcuno ci "indichi la strada", non con le sole parole però ma mostrandoci, con la sua esperienza, che quella via è percorribile, anzi che è proprio la nostra via. Desikachar ci dice che dobbiamo iniziare dal principio, se diciamo a qualcuno che non riesce più a ritrovare casa propria, che in casa ha una pentola piena d'oro, avrebbe preferito non saperlo, a che gli serve quell'oro se non può trovarlo? È una sofferenza in più, prima bisogna trovare la casa ed entrarvi, poi, le possibilità sono molteplici. Dobbiamo prima imparare a trasformare l'energia della sofferenza per procedere in avanti e non per scavarci una buca, solo così potremo trasmettere quest'esperienza agli altri. Desikachar dice che l'insegnante di yoga, e anche il naturopata aggiungerei io, deve essere un catalizzatore[1], in sanscrito Nimitta, deve avere l'abilità di fare emergere tutte quelle qualità latenti nella persona che si trova difronte.

Mettendo insieme l'intero sistema della conoscenza vedica, scopo che si prefigge questo progetto, abbinando cioè Ayurveda, Yoga Jyotish e discipline correlate, abbiamo una risorsa formidabile, e se riusciamo ad applicarla nella vita di ogni giorno possiamo trasformare noi stessi e il nostro pianeta. Questa è una delle chiavi per favorire l'evoluzione dell'umanità verso i livelli più elevati, un argomento che richiede molta attenzione in quest'epoca di crisi e di transizione.